Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/stabilita-manovra-camera-fiducia-voto-e8e8b42c-be05-44da-9c49-3d1a2e301c44.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Manovra in Aula

La legge di stabilità arriva alla Camera. Il governo opta per tre voti di fiducia separati

Si inizia di mattina, via libera entro domenica sera. Al Senato sarà da risolvere il nodo del taglio alle Regioni

Condividi
La legge di stabilità approda in Aula alla Camera. Il governo porrà la fiducia, come annunciato, e lo farà con tre voti distinti. Il testo uscito dalla commissione Bilancio di Montecitorio, con le relative modifiche apportate, sarà infatti accorpato in tre articolati distinti, cercando di rispettare il più possibile i criteri di omogeneità. Governo e maggioranza puntano ad arrivare al via libera definitivo entro domenica sera. Per questo, dopo la discussione generale, sabato verranno votate le tre fiducie. Per domenica mattina sono previste votazioni sugli ordini del giorno, cui seguiranno le dichiarazioni di voto e il voto finale, che dovrebbe arrivare in serata. Fatte salve le modifiche apportate alla Camera, dalla prossima settimana l'attenzione si sposterà sul Senato, dove dovranno essere sciolti i nodi rimasti insoluti. Il primo riguarda le Regioni e i tagli da quattro miliardi previsti dal testo originario della manovra.

La trattativa con le Regioni
Alla Camera, al termine di una serrata trattativa con l'Anci, il governo è riuscito ad alleggerire l'onere dei tagli ai Comuni: l'importo rimane identico ma la spending imposta alle amministrazioni locali viene in qualche modo compensata da altre misure di allentamento del patto di stabilità e di rinegoziazione dei mutui. Con le Regioni si preannuncia un percorso analogo. "Siamo pronti a incontrarle e lo faremo nei prossimi giorni", ha annunciato il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, proprio al termine della Conferenza unificata. Il governo riconosce infatti il peso dei tagli contenuto nella legge di stabilità ma allo stesso tempo, ha chiarito ancora il sottosegretario, "non è disponibile a rivedere i saldi". Nulla è comunque escluso sulle richieste di modifica avanzate dai presidenti delle Regioni sia sul Fondo sanitario nazionale che sul patto di stabilità verticale. A palazzo Madama è stata anche rimandata all'ultimo momento la questione social card.

La questione della social card
Il clamore sollevato dalla norma necessaria per compensare Poste del servizio reso a favore degli extracomunitari fra gennaio e marzo 2014 ha sollevato talmente tanto clamore da costringere il governo a ritirare l'emendamento in vista di una riformulazione più chiara. Resta inoltre sospesa anche l'istituzione della local tax. Da più parti si era ipotizzata l'idea che l'accorpamento di Imu e Tasi promesso dal governo per il 2015 potesse trovare come strumento legislativo proprio la manovra durante il passaggio al Senato. Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, non si è voluto sbilanciare. Ribadendo che nel governo è in corso un'attenta valutazione di una semplificazione della tassazione sulla casa, il ministro non ha infatti voluto confermare se le novità arriveranno o meno con un emendamento al Senato.