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POLITICA

Piemonte

Torino: morto suicida ex consigliere ed ex assessore regionale Burzi

Accertamenti da parte dei Carabinieri. Si è tolto la vita in casa con un colpo di pistola

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di Tiziana Di Giovannandrea
È deceduto nella notte a Torino, Angelo Burzi che è stato ex consigliere regionale ed ex assessore regionale di Centrodestra. Figura di spicco del mondo politico piemontese, è stato tra i fondatori di Forza Italia in Piemonte nel 1993.  Secondo una prima ricostruzione si sarebbe tolto la vita sparandosi, poco prima della mezzanotte, un colpo alla testa con una pistola nella sua casa di Piazza Castello.

Sull'accaduto indagano i Carabinieri della Stazione Po Vanchiglia. L'arma, dai primi accertamenti, risulta regolarmente denunciata. Burzi ha lasciato alcune lettere destinate alla moglie e alle due figlie. Le indagini sono in corso per capire le motivazioni del gesto.

Carriera politica
Angelo Burzi aveva 73 anni, laureato in ingegneria elettronica, imprenditore, fu eletto per la prima volta in Consiglio Regionale nel 1995. Venne rieletto nel 2000, nel 2005 e nel 2010. Nel 2012 diede vita al gruppo Progett'Azione. Dal 1997 al 2002 ricoprì la carica di Assessore al Bilancio. Tra il 1996 e il 1997 è stato presidente della Commissione speciale per la revisione dello Statuto della Regione. La sua ultima creazione politica è stata la fondazione Magellano, promossa cinque anni fa. Un pensatoio per rilanciare Torino perché: "Bisogna ragionare guardando a dopodomani, perché dall’attuale situazione critica in cui vive Torino e, di conseguenza, il Piemonte non si esce in un batter d’occhio" aveva detto Burzi in un'intervista a "Lo Spiffero".

Vicende giudiziarie È stato chiamato in causa nei processi celebrati dal Tribunale di Torino, che sono ancora in corso, e lo scorso 14 dicembre era stato condannato dalla Corte di Appello a 3 anni per presunte irregolarità nell'utilizzo dei fondi destinati al funzionamento dei Gruppi consiliari, nella vicenda conosciuta come Rimborsopoli. La condanna lo aveva molto addolorato e angosciato: per lui era un cruccio. "Angelo era intelligente, ma soprattutto di grande onestà e rettitudine. Ha vissuto con profonda ingiustizia Rimborsopoli, sulla quale credo sia ora necessario un approfondimento". Si è espresso così l'ex presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, che si commuove parlando di Angelo Burzi, suicida la notte di Natale. "In questi anni ho cercato di stargli accanto, ma ognuno reagisce a modo proprio - aggiunge l'ex governatore interpellato dall'agenzia stampa Ansa-. Angelo non si dava pace della ingiustizia con cui è stata gestita la vicenda Rimborsopoli, una delle pagine più incredibili della recente storia giudiziaria che, tra l'altro, ha portato ad un inspiegabile differenza di risultati rispetto a spese assolutamente uguali e anche a sentenze diverse su fatti analoghi. Per questo credo sia necessario un serio approfondimento pubblico della vicenda, perché c'è stato un accanimento giudiziario che dura ormai da quasi dieci anni".

Il cordoglio del mondo politico
Numerosissimi i messaggi di cordoglio da parte del mondo politico. "Ho appreso con grande dispiacere della tragica scomparsa di Angelo Burzi. È stata una persona con la quale era sempre intenso il dialogo ed il confronto politico" è quanto dichiara il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, in merito alla scomparsa di Angelo Burzi."È stato - continua - un punto di riferimento per l'area liberale, come assessore, consigliere regionale e come promotore di dibattito politico cittadino". "Esprimo  - conclude il sindaco - il mio cordoglio alla sua famiglia e alle tante persone che gli volevano bene". Vicinanza alla famiglia è stata espressa anche dalla viceministra dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli: "Ho appreso della tragica scomparsa di Burzi. Sono vicina ai familiari e a chi gli è stato vicini in questi anni. A loro esprimo sentite condoglianze e i sentimenti del più profondo cordoglio". Anche i parlamentari e le parlamentari piemontesi del Movimento 5 Stelle in una nota esprimono: "profondo cordoglio per la scomparsa di Angelo Burzi. Perdiamo un politico di valore a cui va riconosciuto, pur nella diversità delle posizioni politiche, l'impegno e il lavoro a favore dei piemontesi. La più sincera vicinanza va alla sua famiglia duramente colpita dal doloroso evento''. Osvaldo Napoli, deputato di Coraggio Italia, anche lui ex azzurro, ha espresso: "Sorpresa e costernazione per la tragica fine di Angelo Burzi" e lo ricorda dicendo: "Ho conosciuto e apprezzato un politico integerrimo, un uomo di assoluta integrità personale. Anche se la politica ci ha messo spesso su posizioni diverse, non è mai venuta meno la mia considerazione e la mia stima per le sue qualità. Sono vicino ai familiari e a loro esprimo il mio sincero e profondo cordoglio". Per il coordinatore torinese di Forza Italia Marco Fontana, Burzi "è stato e resterà per sempre un punto di riferimento per l’area liberale che compone il nostro partito. Non è solo stato solo uno dei fondatori di Forza Italia a livello locale ma anche il primo e l’unico a creare una scuola di formazione politica degna di questo nome".  L'esponente forzista aggiunge: "Posso solo ringraziare di aver avuto l'onore di conoscerlo e di averci lavorato insieme in Società Aperta prima, poi al Gruppo consiliare regionale, quindi nella Fondazione Magellano e infine frequentandolo come amico - dopo il suo ritiro dalla scena politica attiva - perché con lui non sprecavi mai tempo e avevi sempre da imparare qualche cosa. In un'epoca di mediocrazia e superficialità, con Angelo ogni tua certezza era sempre messa in discussione, perché ti insegnava che ogni scelta, azione, dichiarazione deva essere il frutto di serio studio e approfondimento. Era un uomo d'altri tempi, una persona perbene, un coraggioso testone idealista. E proprio per il profondo rispetto delle sue idee e convinzioni non c'è più, starà a noi difenderle e tramutarle in azione politica". Il Coordinamento Regionale di Forza Italia in Piemonte ha affermato: "Anche chi nel nostro partito lo considerava ingombrante, perché sapeva farsi valere con la forza della preparazione e della cocciutaggine, gli riconosceva però l'alta statura politica. Qualcuno ha cercato di appannare la sua immagine, ma chi lo ha conosciuto sa quanto fosse uomo di alti principi e rispettoso dei valori della galanteria d'altri tempi. La sua tragedia ci deve far interrogare e deve far interrogare il mondo politico se non vi sia qualche cosa da riformare nel sistema italiano. Perché la sua dipartita ha delle colpe e deve portare ad una serie riflessione. Angelo Burzi ci mancherà perché anche quando sembrava più lontano da Forza Italia incarnava al meglio i nostri principi e valori e per loro ha combattuto fino all'ultimo giorno della sua vita".