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MONDO

L'emergenza

Ministro Gentiloni: "Sui migranti l'Italia pretende un impegno comune"

Il ministro degli Esteri: "Ci sono paesi che pensano di non dover contribuire. Con questo sistema invece di risolvere il problema dell'immigrazione finiamo per rendere molto complicata la vita all'Unione Europea"

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Paolo Gentiloni (Corbis)
Lussemburgo
Alcuni paesi dell'Unione Europea "pensano di risolvere il problema" dell'immigrazione "scaricando la responsabilità su altri". Lo constata, dopo la discussione con i colleghi al Consiglio informale, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. "Purtroppo con questo sistema, se ognuno pensa che il problema possa essere scaricato sulle spalle del vicino, invece di risolvere il problema dell'immigrazione finiamo per rendere molto complicata la vita all'Unione Europea", ha osservato.
 
"Ci sono Paesi che pensano di non dover contribuire"
Gentiloni non ha fatto il nome dell'Ungheria o degli altri componenti del cosiddetto "patto di Visegrad", limitandosi a ricordare che "ci sono paesi che alzano muri e ritengono di non dover contribuire alla solidarietà nell'accoglienza dei migranti". "Questo non ce lo possiamo permettere – ha aggiunto il titolare della Farnesina - Qualche mese fa qualcuno pensava che la questione riguardasse solo i flussi nel Mediterraneo, adesso vediamo scene terribili anche in Europa orientale: questa consapevolezza deve creare le basi per un'azione comune".
 
"L'Italia si augura che non ci siano veti"
Il ministro degli Esteri ha spiegato che "l'Italia si augura che non ci siano veti" da parte di alcuni Stati membri alle nuove proposte che la Commissione europea presenterà la settimana prossima sull'emergenza rifugiati, e spera che "entro fine mese ci sia il via alla seconda fase dell'operazione navale congiunta nel Mediterraneo" da parte dell'Ue contro i trafficanti al largo della Libia. L'Italia, ha detto, "pretende un impegno comune" davanti alla crisi dei rifugiati e dell'immigrazione e lo fa sapendo che "negli ultimi due anni non si è certo tirata indietro nel soccorrere, aiutare e accogliere".